Una rivista bolognese nel movimento del '77
Un gruppo di intellettuali, tra i quali Gianni Scalia, Pietro Bonfiglioli,
Federico Stame e Roberto Roversi, fonda a Bologna nel giugno del 1977 la
rivista «Il cerchio di gesso», in una città ancora
profondamente divisa e turbata dai "fatti di marzo". La rivista, di cui
verranno pubblicati complessivamente sei numeri fino al 1979, più un
numero speciale uscito in occasione del Convegno internazionale contro la
repressione del settembre 1977, non nasce come rivista del Movimento del
'77, ma con l'obiettivo di interpretarne e comprenderne le ragioni partendo
dalle contestazioni del 1968, attraverso l'analisi di fattori politici e
sociali non solo italiani, ma internazionali.
La Biblioteca dell'Archiginnasio inaugura una nuova raccolta digitale
su Archiweb,
la riproduzione integrale de «Il cerchio di gesso», insieme
ad altri materiali (articoli, saggi, indicazioni bibliografiche) utili
per approfondire il ruolo che la rivista ha svolto nel dibattito politico
e culturale seguito ai "fatti di marzo", che hanno rappresentato uno dei momenti più tragici ed emblematici nella storia di Bologna del dopoguerra.